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libro ottavo - capitolo x |
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condannar quei padri, quali allora giudicarono che senza conferma
alcuna potessero esser messi in esecuzione: soggiongendo che da lui
non era detto perché non approvasse il
richieder la conferma, ma acciocché, considerata l’opposizione,
si trovasse modo di usar parole non pregiudicanti. L’arcivescovo
d’Otranto rispose che il decreto nominato da Granata
non solo non favoriva l’opposizione che egli ne cavava, che
anzi la risolveva, mostrando chiaramente che non aveva le
ordinazioni fatte per obbligatorie, poiché non comandava, ma
semplicemente esortava che fossero ricevute e osservate: di
che non si doveva allegar altra causa che il mancamento della
conferma. Si quietò il Granata; e fu deliberato di dimandar
la conferma, come era proposto di consenso comune. Ma nel
modo fu qualche differenzia. Ad una gran parte non piaceva
che il concilio dimandasse la conferma e senza aspettar risposta si
dissolvesse, allegando che non sarebbe con dignitá
né della sede apostolica né del concilio, e che parerebbe un
accordo fatto tra questo e quella; perché altrimenti, quando
alcuna cosa non fosse confermata, convenirebbe pur che la
provvisione fosse fatta dal medesimo concilio. A’ quali (che
molti erano) per sodisfare, il Cardinal Morone averebbe voluto che
nella sessione delli 9, la quale per la moltiplicitá
delle materie stimavano che dovesse durar tre giorni, nel primo
giorno si spedisse corrier per dimandar la conferma, al ritorno
del quale si facesse un’altra sessione senza altra azione che
di licenziar la sinodo. Ma questo parere aveva anco assai contrarietá,
perché, se si voleva che il papa immediate, senza
veder ed esaminar li decreti, venisse alla conferma, tornava
la difficoltá medesima; se con esaminargli, si ricercava tempo
di mesi. Finalmente il Cardinal di Lorena considerò alli padri
che queste difficoltá erano per allongar il concilio; che egli
e li francesi erano costretti ritornarsene o finito o non finito
il concilio, ché cosí avevano ordine dal re: e partiti tutti essi,
il concilio non si potrebbe chiamar generale, mancando una
nazione; onde resterebbe diminuito di dignitá e d’onore, e potrebbe
eccitar concili nazionali e altre difficoltá. Questa mezza