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libro ottavo - capitolo x


contrarie agli usi della chiesa romana. Delle immagini vi fu un poco di differenza, perché l’arcivescovo non voleva che altro onor li fosse debito, se non per relazione alla cosa significata; ma il general Lainez, che era un altro delli formatori, aggiongeva che oltra quell’onore, quando sono dedicate e poste in luoco d’adorazione, gli conviene un’altra venerazione propria a loro, oltra l’adorazione che si presta al santo venerato in quelle, chiamando questa adorazione relativa, e quella obiettiva. Provava il suo parere, perché li vasi e vesti sacrate sono degne di una reverenzia pur propria a loro per ragione della consecrazione, se ben non rappresentano santo alcuno; e cosí all’immagine dedicata, oltra la ragione della rappresentazione, è debita un’adorazione per ragion della dedicazione. Il Cardinal varmiense per sodisfazione d’ambi li pareri concluse che quel dell’arcivescovo si dovesse esprimere come facile e chiaro, senza però metter parole che potessero pregiudicar all’altro.

Furono ancora deputati, per riveder la reforma de’ frati e monache, alquanti prelati oltra quelli che l’avevano composta, e insieme a loro aggionti li generali. Nella qual congregazione altro non fu mutato, se non che, essendo generalmente concesso nel terzo a tutti li monasteri de’ regolari mendicanti di posseder beni immobili, se ben l’instituzione loro è contraria, fra’ Francisco Zamora, general dei minori osservanti, fece instanzia che l’ordine suo fosse eccettuato, allegando che intendeva di vivere secondo la regola di san Francesco, dalla quale non era giusto esentar quelli che non lo dimandavano. E gli fu dato sodisfazione eccettuando il suo ordine: e li cappuccini ancora, facendone instanzia fra’ Tomaso da Cittá di Castello, loro generale. Anco il general Lainez fece instanzia che fosse eccettuata la compagnia di Gesú, dicendo che, quantonque li collegi, essendo deputati per trattenimento delli scolari non ancora fatti religiosi, possino goder beni stabili, però le case professe, nelle quali essenzialmente la societá consiste, non possono viver se non di mendicitá e senza possessione di qualsivoglia stabile. Fu facilmente compiaciuto; ma il giorno