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l'istoria del concilio tridentino |
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e tirarli nel clero, e poi anco a Roma, facendo prima che
col pretesto di voto di povertá li monaci acquistino credito,
come che non mirino a nissuna cosa temporale, ma tutto facciano per
caritá a servizio del populo; doppoi, acquistato il
credito, la corte li dispensa dal voto; onde facilmente arricchiscono;
e fatti ben opulenti li monasteri, si mandano in
commenda, e finalmente tutto cola nella corte. A questo era
aggiorna l’esortazione che nel decimosecondo capo è fatta a
tutti li fedeli di voler largamente sovvenire alli vescovi e parrochi
dei propri beni: buona esortazione, quando servissero al
populo in quello che doverebbono, e ne avessero bisogno. Cosí
esser l’esortazione di san Paulo, che chi è instrutto nelle cose
della fede, faccia parte dei beni suoi a chi l’instruisce. Ma
quando chi porta il nome di pastore attende ad ogn’altra cosa
che ad instruire il populo, l’esortazione non esser opportuna.
E tanto piú, quanto che per li tempi passati li beni ecclesiastici
erano per alimento dei poveri e per riscuoter schiavi,
per il che non solo si vendevano li beni stabili, ma li ornamenti anco
della chiesa e li vasi sacri: ma in quei ultimi tempi
aversi proibito il poterlo piú fare senza il papa; il che ha
arricchito il clero in immenso. Giá nella legge mosaica Iddio
alli leviti, che erano la decimaterza parte del populo, aver
concesso la decima, con proibizione però di poter acquistar
altro di piú. Ma il clero, che non è la cinquantesima parte,
aver ormai acquistato non una decima, ma una quarta parte,
e tuttavia andar acquistando, con usare anco per ciò molti
artifici. Giá Moisé, avendo invitato il populo ad offerir per la
fabbrica del tabernaculo, quando fu offerto tanto che bastava,
aver da parte di Dio proibito che non si offerisse piú: ma qui
non trovarsi termine, se non quando averanno acquistato tutto,
se gli uomini continueranno nel letargo. Esser vero che vi
sono delli preti e religiosi poveri; ma questo avvenire perché
ve ne sono di eccessivamente ricchi: un compartimento uguale
li farebbe abbondantemente ricchi tutti. E pur finalmente, lasciate
tutte queste cosí evidenti considerazioni, quando il concilio
esortasse il populo a sovvenir li vescovi e parrochi poveri