Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/81

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libro settimo - capitolo v


per loro e disonorevole per la sede apostolica e per la sinodo. Ebbero anco suspizione del re cattolico, per un avviso andato al secretario del conte di Luna, che essendo giá fatta in Spagna l’instruzione per quel conte, per diversi avvisi sopraggionti si era risoluto di mandar Martino Gastelone, giá secretario dell’imperatore Carlo V, per portarli instruzione a bocca che non avevano voluto commetter alla scrittura. Il che confrontando con certo avviso avuto di Francia, che il Cardinal di Lorena prima di partire aveva partecipato con Sua Maestá cattolica le petizioni che disegnava trattar in concilio, e sapendo certo che era stata ricercata anco di Germania a far instanzia per la riforma, dubitavano che la venuta di quel cardinale non fosse per partorir gran novitá; e non li piaceva punto il motto che li aveva dato nell’audienza, del venir tedeschi al concilio, massime considerando il colloquio che aveva avuto giá col duca di Virtemberg. E in somma, non potendo se non presupporre che una persona di tanta autoritá e prudenza non sarebbe andata senza fondamento sicuro per fabbricare i suoi disegni, pensarono di spedir immediate al pontefice con tutte queste considerazioni. E avendo osservato che sempre quando giongevano in Trento o partivano estraordinari, li prelati ricevevano occasione di parlare, d’investigare la causa, e di bisbigliare e far strepito e macchinare anco, il che dopo la venuta del cardinale averebbe potuto produr effetti piú pericolosi, spedirono con secretezza e scrissero che a Roma fosse dato ordine alli corrieri che all’ultima posta appresso Trento lasciassero la guida e ogn’altro impedimento, ed entrassero nella cittá pian piano col solo dispaccio.

Non andò il cardinale in congregazione, secondo l’ordine dato, perché il giorno seguente sopraggiuntagli la febbre, se ben leggera, lo fece differire: mostrò nondimeno desiderare che si andasse lentamente, per poter intervenir esso ancora inanzi la resoluzione. Li legati risolsero di compiacerlo, facendo ridur la congregazione molto piú tardi del solito: nella quale essendo intervenuti li vescovi e abbati francesi, si fece prima una general ressegna, consegnando a ciascuno il suo