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lettere di fra paolo sarpi. 125

delle Questioni, di Giovanni Gallo giureconsulto. Costui opina che in Francia non solo v’è la consuedine che dinanzi al giudice secolare sia trattata la causa possessoria in materia spirituale; ma ancora che, se avviene che sia promossa lite in petitorio avanti a un fôro ecclesiastico circa al titolo, il giudice secolare vieti all’ecclesiastico di procedere nella causa fino a che sia decisa la possessoria nel suo tribunale. Vorrei sapere se tale consuetudine vige, e come le si dia attuazione. Prego V.S. eccellentissima a scusare la mia curiosità, se le comparirò chieditore troppo importuno e molesto. Non posso non aggiungere un’altra dimanda. Mi è venuto fra mano un libercolo stampato a Reims, contenente il Concilio provinciale celebrato in quel luogo l’anno 1583, sotto il cardinale Lodovico Giuliano, con privilegio del re Enrico III. In esso ho riscontrate molte cose opposte alle libertà della chiesa gallicana. Non posso ristarmi dal credere che le curie avranno presa qualche deliberazione in contrario. La prego ad istruirmi di tutte queste cose ad una ad una, e a dirmi se adesso si osservano in quella provincia gli statuti di quel Concilio.

Attendesi in Italia fra breve il legato Mellino,1 reduce dalla Germania, senza aver nulla conchiuso: nuovo genere di legazione romana fin da alcuni secoli. L’Austria è tutta in tumulto, perchè i soci della Confessione d’Augusta chiedono la pubblica libertà dei loro riti sacri. Il papa ritiene in prigione alcuni nobili romani, e vuole che i più sieno rei di


  1. Giovanni Garzía Mellini, romano, già nunzio in Spagna, e creato cardinale nel 1605.