Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/219

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lettere di fra paolo sarpi. 159

difeso il primo trattato, non però in tutto, essendovi delle cose contrarie alla verità dell’istoria. Ma questi Gesuiti la vogliono... Hanno stampato un libro intitolato: Catalogus illustrium virorum Societatis Jesu; mettono il nome di tutte le loro case e collegi, e anco di quelli che avevano nello stato di Venezia; e questi li hanno segnati con l’asterisco, e scritto sotto l’asterisco: notata nondum recuperata sunt. Se dicono ciò nel voto che vogliano tornarci, sono molto arditi: ma forse Dio farà per noi, e io lo spero.

Ho ricevuto dall’Haia l’istruzione scordata a studio da Richardot, in stampa; e siccome credo e tengo sia stata lasciata a questo effetto proprio acciò essi la pubblicassero, così vorrei che non l’avessero fatto. Si dovrebbe aver in sospetto ogni atto del nemico; e sebbene non si veda ragione, operare contro quello che da lui è disegnato.

Ricevei dal signor Castrino, come credo aver scritto a V.S., li Playdoyers, ma non il Franc et libre discours; e giuro che il signor Castrino l’avrà ritenuto, perchè alcuni spacci innanzi con certa occasione gli scrissi d’averlo.

Le cose occorse tra Basilea e Lucerna sono cattivi semi, e potrebbono pullulare in qualche dissensione tra quella nazione: il che Dio non voglia.

La materia da trattare imposta al signor di Vigniers, mi pare che consista tutta in esposizione della Scrittura divina e osservazione dell’istoria: e in questo particolare ho veduto de’ buoni libri, onde credo di non saper cosa che quel signore non sappia. Particolarmente credo avrà veduto una esposizione dell’Apocalisse, fatta da un inglese o scoz-