Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/256

Da Wikisource.
196 lettere di fra paolo sarpi.

non solo perchè delusi nell’espettativa s’ingannano e ingannano (com’io terrei), ma perchè con questi falsi rumori dispongono gli animi a poco a poco, acciò non si frammetta ostacolo ai loro sforzi. Coll’assiduo rincalzo della fama, ben taluno rimette d’energia, e per poco non si accomoda alla cosa come se fosse fatta. So che in altre occasioni per simil destrezza rabbonirono parecchi accaniti nemici. E a tal giuoco ricorrono quando preme ad essi venire a capo di cosa che stimino altrui discara. Si guardano dall’urtar di fronte la pubblica opinione; ma con bugiarde novelle, mirano prima di tutto a scemarsi il numero dei nemici.1 Vedete il loro contegno qua. In grande e pomposo foglio alla reale, fecero stampare a Roma un catalogo di tutte le famiglie e collegi della Compagnia, e ci contarono anche i convitti che possedevano in questi dominii, dai quali furon cacciati; ma gli contrassegnarono d’un asterisco, e in fine del foglio scrissero: I collegi designati coll’asterisco, non ancora ci vennero resi. Come prima il catalogo si scoperse, molti la trangugiavano male, e dicevano: Oh gli sfacciati, che francamente sentenziano doversi loro tai luoghi restituire! Ma molti di poi si calmavano sul riflesso: C’è da maravigliarsi che cerchino per tal modo di fare i loro interessi? Vedo che anche i più susurroni son fatti balordi. In seguito verran fuori con qualche trappola; e qua rimessi, chi sa che cosa mulineranno? Ma se lo voglia e permetta Iddio, faranno un buco nell’acqua.


  1. Se sottili i Gesuiti, nou meno sembrerà il Sarpi sottile nello interpretar l’arti loro.