Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/420

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360 lettere di fra paolo sarpi.

fama che va a torno, che il re di Spagna prometta assistenza a quell’arciduca, fa credere che ancora vi sii qualche moto non apparente.

La via di mandar li libri non credo che per ora sii molto sicura, e credo che sia bene che V.S. aspetti nuovo avviso. La difesa de’ Gesuiti scritta dall’abbate di San Vittore, ha fatto ridere assai il Muranese e altri, e sarà sprone per fare qualche cosa di bene. Veramente il signor Badoero è stato conosciuto da me per gentiluomo d’ingegno e di spirito; delle quali cose ne potrei ancora render buona testimonianza, sì come anco potrei dire il mio parere intorno alli negozi, quando in cosa sì fatta li avesse maneggiati: ma dovendolo giudicar in questa secondo la regola dell’amicizia, mi bisogna presupporre che vagli in questi ancora. Io credo che appoggiarsi sopra il mio testimonio, sii il fermarsi sopra una canna rotta, e ch’egli lo faccia più per dar a me onore, che per riceverne.

Io ho fatto l’ufficio col signore Molino, al quale è dispiaciuto l’intendere la causa per che V.S. sii stata impedita da scriverli, cioè la sua infirmità; perchè, sì come desidera la sua grazia e amicizia, così non vorrebbe ch’ella gli scrivesse con incomodo. Io non ho mandato sino al presente la cifra, perchè dopo ch’io le scrissi sono nati diversi accidenti che mi fanno differire.

Credo che a V.S. sarà giunto avviso come l’ambasciatore delli Stati d’Olanda è stato ricevuto, trattato e accomiatato, come si costuma qui fare verso li ambasciatori regi. È stato destinato, per corrispondere all’ufficio fatto da lui, il signor Tommaso Contarini; uno di quelli che nelle occasioni oc-