Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/426

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366 lettere di fra paolo sarpi.

arguisce che la trattazione per mezzo dell’ambasciatore non sii stata con piena o con desiderata conclusione; ma quando la nave getta la maggior àncora, si mostra confidar poco della salute, e di poter fermarsi nel fondo dove non hanno potuto con le altre. Quel re, come principe savio ed esperto, conosce gl’inconventi della guerra, ed ama piuttosto esser arbitro delle cose in pace; cosa che riuscitagli prima in Italia, poi ne’ Paesi Bassi, può presuporre dovergli riuscire anco in Germania.

Di Roma, la corte stava in grande aspettativa dei cardinali; ma il pontefice, che fino al presente non ha mai fatto promozione ne’ témpori, forse non vuole che questa sii la prima. Se il vescovo di Padova fosse creato,1 il tempo serve che la nuova fosse venuta ormai. Le cose con la Repubblica passano in ottima concordia.

Mercordì fu sentenziato a morte pubblica un prete, di nazione Marchiano, curato di una villa vicina alle Gambarare, per furti violenti fatti in case ed alle strade. L’esecuzione si farà domani. Se di questo non si dirà altro a Roma, io crederò bene, senz’averne più dubbio, che non potrà nascere occasione di disgusto. Se vorranno dir qualche cosa, avranno, oltre la loro pretensione generale, da dire sopra il far morire in pubblico, e sopra il non aver usato la degradazione. La prima è circostanza da non mettere in considerazione; la seconda, per l’opinione dei dot-


    “dovere;„ onde pare che l’errore sia nato da qualche scorso di penna che trovisi realmente nell’autografo.

  1. La suddetta edizione ha “certo;„ e così leggiamo ancora nella nostra copia a mano; dove però fu scritto tra le righe “creato.„ Fors’anche, dov’è detto qui appresso “il tempo serve,„ dovrebbe leggersi “il tempo sarebbe.„