Pagina:Satire (Orazio).djvu/7

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= Ehi qual consiglio mi vuoi dar? Ch’io viva
135Qual Nevio, o Nomentano? = E tu pur segui
Cose discordi ad accozzar tra loro.
Non io, qualor ti vieto essere avaro,
Vo’ che tu mi diventi un gocciolone
Ed uno sprecator. Qualche divario
140Tra ’l suocer di Visello e Tanai passa.
Tutto ha le sue misure, oltra le quali
Nè di quà, nè di là risiede il retto.
Torniamo onde partimmo. E nessun dunque
Pago è di sè, come l’avaro, e quei
145Che han preso altro cammin, colma di lodi?
E perchè la capretta del vicino
Più gonfio porta il sen, si va struggendo,
Nè alla turba maggior si paragona
De’ meno facoltosi, e questo e quello
150Di trapassar s’affanna, ond’è che sempre
Altro più ricco fa al suo corso intoppo.
Quando son dalle mosse usciti i cocchi,
Di stare al pelo il carrettier si sforza
A’ corridor che vede innanzi a’ suoi,
155E quei che addietro si lasciò non cura.
Quinci è che rado noi troviam chi dica
D’aver condotto i dì felici, e parta