Pagina:Scarselli - Nelle solenni esequie del celebre filosofo e medico bolognese Giacomo Bartolomeo Beccari - 1766.djvu/14

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volontà del Pontefice, alla soddisfazion del Senato, alla brama de’ Cittadini36. Sia pure per magnanima disposizione del Principe a spazio più discreto, e più breve, che dianzi non era, limitato il termine delle lezioni sulle pubbliche Scuole a sollievo de’ Professori già benemeriti dello studio o per lungo esercizio di Cattedra, o per edizione di opere importanti, ed illustri37. Abbia il Beccari nel doppio titolo doppio il diritto di profittarne38: debbasi alla gravezza dell’età sua questo lieve ristoro; questo picciol riposo alle sue molte, e perpetue occupazioni convenga. Sarà egli per tutto questo ch’e’ si disponga a richiederlo? che si curi di conseguirlo? Ah ch’io conosco troppo l’indole generosa dell’amor suo, per non temere, che alle lusinghe commuovasi del privato suo comodo, e non più tosto compiacciasi di mantenersi utilmente operoso, e di mostrarsi, a costo di più lungo disagio, volontario osservator delle leggi, e costumanze primiere. E sì gli parrà di fare ancor poco a pubblico bene frequentando con intrepida costanza le Scuole sino al quarantesimo anno di sua Lettura; e lo vedrete nella propria casa per altri sedici e più anni, e fino agli estremi giorni del viver suo, quantunque assai debile, e travagliato in varie guise, e malconcio nella salute, con ammirabile dissimulazione d’infermità, e di fatica impiegarsi nell’ordinarie lezioni, e non prima ritrarsene, che un mortale languore, ed abbattimento di forze ve lo costringa39. Anzi in questo stato medesimo non più distante, che di poche ore alla morte, vorrà egli stesso, come già solito da dieci lustri a descrivere con singolare esattezza le meteorologiche osservazioni, con fredda, e tremante mano segnarne l’ultime note40.

Queste bellissime testimonianze, ed altre senza numero somiglianti render potrebbe la Città nostra alla benemerenza dell’inclito Professore; il quale nell’attenta e fedele osservanza de’ suoi doveri il vero carattere del buon Cittadino costituendo, in se medesimo perfettamente lo espresse, ed agli altri col consiglio, e coll’opera lo persuase, come il più stabile fondamento, ed il vincolo più tenace della civil società41. Quindi la negligenza, e la freddezza di alcuni Citta-


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