Pagina:Scarselli - Nelle solenni esequie del celebre filosofo e medico bolognese Giacomo Bartolomeo Beccari - 1766.djvu/18

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lo al cospetto di sì discreti, e sì benevoli Ascoltatori, i quali, anzi che richieder la mia, mi offeriscono, e mi promettono a gara l’autorevole loro testimonianza. Mi si presentano dall’una parte gli Uomini retti, incorrotti, sinceri; e questi mi rammentano in Lui la semplicità, ed il candore dell’animo, la veracità, e la schiettezza delle parole, la probità, la fede, la integrità delle azioni; e quindi l’esatto studio, ed il costante esercizio dell’onesto, e del giusto, l’abominio, e l’orrore della doppiezza, e della frode, la disapprovazione, e il disprezzo di ogni equivoca, insidiosa, e fallace maniera nel letterario non meno, che nel civile commercio. Sorgon dall’altra gli Spiriti gravi, moderati, prudenti; e questi non solo nel portamento, e negli atti, ma nel sembiante, e negli sguardi rispettabil del pari, ed amabile me lo dipingono, per una certa natural gravità, per un certo decoroso contegno, per una certa non aspra, non orgogliosa, ma placida, ma modesta severità, onde l’interna compostezza, moderazione, prudenza, quasi per vetri limpidissimi, trasparivano. Alzano le loro voci le caritatevoli e pietose Persone; ed oh quali, e quante cose mi narrano della sua tenera compassione verso gl’infermi, della sua liberale misericordia verso de’ poverelli! che dove all’acerbità e pertinacia de’ morbi l’estremo de’ mali aggiugnevasi, la inopia e la fame, ivi più pronta accorreva, e rimedj apprestando, ed alimenti porgendo, più generosa mostravasi la sua pietà: che giorno non passò mai, in ch’egli qualche somma di quel danaro, che all’uopo de’ miseri segnatamente serbava, ai bisognosi, e mendici, i quali a Lui ricorrevano, o lo assediavano, ed impedivan per via, con amorosa providenza non dispensasse: che alle gravi necessità soccorreva de’ Congiunti, e degli Amici, e spesse volte le preveniva; ma sempre con tanta dimostrazione di amore, con tanto studio di segretezza, onde il frutto godessero dell’affinità, e dell’amicizia negli occulti, e spontanei sovvenimenti, senza provare il rossore dell’indigenza, senza sentire la ripugnanza della preghiera, senza soggiacere al pericolo della ripulsa. Che di Lui finalmente non dicono l’Anime timorate e divote, le quali ricercate avendo le traccie, e le


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