Pagina:Scienza - Li Meravigliosi Secreti di Medicina, 1618.djvu/169

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tempo l'aceto toglie, e consuma una certa grassezza naturale, che è nel litargirio, la quale cagiona che si duramente si condensi: questa grassezza si conosce manifestamente esservi, percioche quando è in polvere, e frangendosi per le reni, lascia in esse alquanta morbidezza: et anco si conosce imperoche s'incorpora facilmente con oglio si a cuocerlo in cirotto, come anco a farne unguento cosi crudo. Dimenato et intorbidato che haverete più volte il fiasco, si lascierà posare per due, overo tre altri giorni, che si chiarisca il detto aceto, e cosi senza colarlo si conserverà sempre sopra il suo litargirio rimasto nel fondo, e quanto più vi starà, tanto più egli sarà migliore, e farassi più chiaro, e più dolce, di modo che assaggiandolo con la lingua, parerà vi sia stato messo del zucchero. Quando poscia si vuole adoperare chinate il vaso destramente acciò non si intorbidi, e pigliatene la quantità che a voi pare, la quale pigiata dimenate, et intorbidate subito di novo tutto l'aceto con la sua feccia del litargirio, acciò l'aceto ne cavi la sostanza che è possibile; e quante volte se ne piglierà, tante volte intorbidate detto fiasco, serbandolo poi in luogo sicuro che non si rompa, chiudendo la bocca con cera sempre benissimo. Volendo adunque usare alle infermità già sopradette, e massime alli crepati rimedio già incredibile; primieramente farete fare una legatura cioè un mezzo cerchio di ferro, e l'altra metà

Come si conosce il litargirio havere in se del untuoso.

Acqua del litargirio è chiara, e trasparente.

Per guarir i crepati.