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D I M E D I C I N A. 151
giungerete la trementina, et in ultimo gli darete l'oglio, ma subito levatelo dal fuoco, e cosi vi verrà un liquore simile al mele quando si cuoce; ma se vi aggiungerete alquanto più cerra verrà in forma più soda: et essendovi posto la cera rossa, conviene dimenarlo mentre che egli si raffredda, acciò il cinaprio non vada al fondo: e di questo cosi composto con la cera rossa, ella lo dava alli più cari amici che havesse, dicendogli, esere più composto, e di più efficacia, et anco fatto con maggior diligenza dell'altro, il che trovavano essere la verità.
A fare un'acqua con le feccie del vetriolo,
con la quale si indora il ferro con loro
malgamato. Cap. XXIX.
PIgliate le feccie rimase nella storta, overo
liuto quando fu fatto l'oglio di vetriolo, le
quali saranno di colore rosso, e mettetele in una
boccia di vetro con tanta acqua, che avanzi due
over tre dita: accommodandola poscia sopra il
fornello filosofico, dandogli fuoco di carboni; e bollita
che ella sarà per un'hora lasciatela raffreddare
e chiarire sopra il detto fornello, la quale poi
evacuate in un'altro vaso destramente che non
s'intorbidi le feccie, che ivi sono rimase gettatele,
percioche nulla vagliano: ma l'acqua mettetela
tutta overo parte in un'orinale a svaporare, si come
fu svaporato l'oglio di vetriolo, e svaporata
che ella sarà tanto, che quella che è rimasa assag
gian-
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