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182 | SECRETI |
usa, il quale è negro, et insipido, e perciò non è
maraviglia, se gli unguenti overo impiastri, dove detto
rame abrusciato si pone non faccino la sua debita
operatione, essendo che egli habbia gran potenza
et virtù, di astrengere, di seccare, e reprimere gli
humori, et anco la virtù di assottigliare, tirar
fuori, e purgare l'ulcere, et in ultimo, consolidare,
quando egli vien fatte come si richiede. Ma nissuna
di queste qualità noi non veggiamo essere, et
effettuare in questo nostro ordinario, atteso ch'egli
sia buono a pena per cicatrizare.
Un medicamento come fa contrarij effetti.
Parerà forse ad alcuno essere cosa molto difficile, che Dioscoride dica,che un medicamento faccia contrarij effetti, cioè d' astrenge, disseccare, e reprimere, poi assottigliare, tirare, e purgare, i quali effetti sono contrarij l'uno dell'altro, si come anco Galeno nel sesto del methodo al capo terzo, che il vetriolo fa contrarij effetti, cioè di mangiare, e sminuire la carne cresciuta nelle piaghe, et anco di saldarle, e fare la cicatrice, nel medesimo modo credo si deve intendere Dioscoride in questo luogo, che Galeno nel suo, cioè che mettendovi piu rame abbrusciato, astrenga, desecchi, e reprima, e mettendovene meno, faccia gli tre effetti contrarij, cioè di assottigliare gl’humori, tirarli, e purgarli, il che Galeno ci conferma nel luogo già detto col vettriolo, che mettendo in corpi humidi in più quantità sopra la piaga roda, e mangi la carne superflua, et mettendone molto poco, faccia la cicatrice, il che hoggidì noi ancora esservi nell'impiastro detto Isis