Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/285

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parte seconda. 263

propriamente chiamare inchiostro fotografico. Scrìvendo con una soluzione composta di

4 parte di nitrato di argento,

I » gomma arabica,

4 parti di acqua

sopra la tela toccata preliminarmente con una soluzione composta di

I parte di gomma arabica,

4 parti di cristalli di soda.

16 » acqua,

e facendo seccare alla luce, si ottiene una scrittura con caratteri neri solidi.

L’inchiostro di Rcdwood è fatto nel modo seguente:

31 grammi di pietra infernale sciolti nell’acqua e

precipitali da

50 grammi di carbonato di soda.

Lavare il precipitato, e trattarlo ancor umido, con

II grammi di acido tartarico, a cui si aggiunge tanta ammoniaca quanta è necessaria per sciogliere il tarlrato di ossido di argento. Quindi

15 grammi di sale di acetosella,

15 n zuccaro bianco,

50 » gomma arabica,

e tanl’acqua da ottenere il peso totale di 200 grammi.

c Riconquistare il nitrato di argento che si perde nelle operazioni del sensibiliilare, /issare, ecc. Nelle operazioni fotografiche l’argento viene consumato, perduto, sotto diverse forme, e la quantità veramente utilizzata non è che quella che trovasi rimanere nelle buone prove. Ma, se si ha l’avvertenza di precipitare con cloruro di sodio le acque che hanno lavato le prove sensibilizzate, i liquidi che hanno servito a sviluppare l’immagine, se si conservano i filtri, le prove sbagliale, la carta che serve a sfiorare il nitrato e l’aceto nitrato di argento, e via dicendo, quasi lutto l’argento si potrà riconquistare.