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Pagina:Senofonte.djvu/312

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e si snoda a tutte le parti e copre, dove sotto le ascelle non può esser difeso dalla corazza. Ma la man destra, se il cavaliere vorrà lanciar i dardi, o ferire è necessario che l'alzi. Però bisogna tirar via dalla corazza tutto quello che può impedirla ed in quella vece appiccare nelle snodature certe ali le quali nell'allungar la mano quasi scorrano e nel ritirarsi di nuovo si uniscano. Il braccio si armerà meglio a guisa di gambiera, che tenendosi legato con l'armatura. Ma quella parte che nell'alzar la man destra rimanerà nuda presso la corazza, bisogna che mettiamo ogni diligenza perche sia divesa o con qualche coperta di cuoio, o di rame; altrimente si verrebbe ad aver poco pensiero di quella parte che è più vitale dell'altre. Ma perche in occasione che il cavallo venga ferito, anco il cavaliere corre grandissimo rischio; bisogna armare similmente il cavallo con la frontiera, col pettorale e con le barde, le quali difenderanno anco le coscie al cavaliere. Dunque sopra tutto arminsi i fianchi del cavallo; perche le ferite in questi luoghi sono mortalissime; oltre che quaste parte non resiste punto. Potrassi eziandio coprire col guernimento della sella la quale nel luogo dove posa il dosso del cavallo, bisogna che sia fabbricata in modo che il cavaliere vi sieda sopra sicuramente, nè faccia male alla schiena del cavallo. L'armatura di tutte le membra così del cavallo come del cavaliere,doverà esser fatta in questa guisa; ma gli stinchi ed i piedi penderanno sotto le barde; nondimeno si potranno armare ancor essi, se saranno fatti stivali di quella sorte di cuojo che si fanno le piante; perche ad un medesimo tratto serviranno alle gambe per armatura ed in vece di scarpe a' piedi. Queste sono le armi da cavaliere con le quali ajutati dal favore degl'Iddj possiamo difenderci da ogni violenza che ci venga fatta. Ma per offendere gl'inimici, a parer mio, egli è meglio assai la spada che lo stocco; perche venendo il colpo da alto la ferita si farà con maggior forza dalla spada, la qual arma ferisce di taglio, che dallo stocco. In luogo poi delle aste Camacine fatte di legno le quali sono fragili e grevi, io lodo quelle di corno; perche si lanciano più facilmente; e perche colui che sa adoperarle potrà lanciarne una e adoperar l'altra così sotto mano come per traversa ed al dritto; e perche similmente elle sono più forti e più facili da maneggiare. Tengo oltre di questo che il saper lanciare l'armi assai lontano sia giovevole grandemente; perche a questa guisa si ha maggior tempo di girare il dardo e di cambiarlo. Dirò anco brevemente le cose che si debbono osservare a lanciar l'armi eccellentissimamente. Perche se il cavaliere, fa-