Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/196

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che già gestiva per conto di Briatore l’Angel Trust, e aveva appreso che anche Briatore era d’accordo sul fatto che si trattasse di somme di Mills; in seguito, secondo quanto lo stesso Mills aveva disposto (“mi ha detto che era la volontà di Briatore”), aveva proceduto al trasferimento di Struie alla società dello stesso Quaderer, FKG Finanz & Management AG di Vaduz (pagg.53-59; v. in particolare pag.57, dove la teste ha affermato che Mills, nel trascorrere di tutte queste vicende, non le aveva mai fatto il nome di Attanasio).



Marina Mahler, sentita all’udienza del 18 maggio 2007, ha spiegato di avere conosciuto Mills tra il 1995 e il 1996 quando, dimorando a Londra e trovandosi in difficoltà economiche, si era rivolta al suo studio, dapprima nella prospettiva di vendere suo tramite una proprietà che aveva a Gubbio e poi, sfumato l’affare, avendo da lui ottenuto un prestito di 117.000 sterline, nel maggio 19961.

Per lungo tempo la teste non era stata in grado di restituire a Mills la somma che aveva ricevuto, e comunque non ha saputo indicare esattamente l’attuale ammontare del debito, avendo per un verso dichiarato che “io credo che gli avevo dato all’incirca un po’ più di 50.000 sterline” e per altro verso che “io dovrei ridare... io credo all’intorno di 100.000 sterline” (pag.103).

Per ricambiare almeno in parte il favore che Mills le aveva fatto prestandole il denaro, ella aveva accettato di corrispondere ad una sua richiesta di assumere un compito, indicatole come “un piccolo problema di amministrazione”, “senza un impegno, senza responsabilità” (pagg.105-106 e 117). Come si è visto, si tratta del ruolo che Marina Mahler aveva ricoperto in Struie tra il 20 ottobre 1997 (quando era stata indicata come beneficiaria economica del conto corrente della società) e il 17 dicembre 1997 (quando, su dettatura di Mills, aveva scritto a Jawer di avergli venduto le azioni di Struie). Di fatto, però, la teste non aveva mai compreso quale fosse il suo ruolo, non aveva mai sentito parlare di Attanasio, nè di Briatore, non aveva mai conosciuto Maria De Fusco e riteneva che il suo compito fosse terminato alla fine del 1997, tanto da manifestare, in aula, tutto il suo stupore di fronte a documenti che la indicavano, alla data dell’8 marzo 1999, ancora come beneficiaria economica del conto della società, di cui non ricordava neppure il nome (pagg.105-118).

Con il passare degli anni la teste, temendo di non riuscire ad onorare il prestito in vita e di lasciare la figlia debitrice verso Mills, con il consenso dello stesso imputato aveva scritto una lettera, datata 18 agosto 2004, nella quale aveva dichiarato di avergli restituito la somma di 127.000 sterline; ciò, però, non corrispondeva al vero, tanto che tra i due era stato stipulato “un accordo verbale, che vale

  1. Dell’operazione si parlerà anche nel paragrafo 2.7.2.3.