Pagina:Serao - Fior di passione.djvu/207

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duetto di salone 207


l’amor mio; ora non m’ama più, poichè è sicuro di essere amato.

— Tu non sei indulgente con lui, Giovannina. L’amore è fatto di indulgenza.

— No, è fatto di giustizia. Sono io meno bella, forse? Sono io meno elegante, meno graziosa, meno amabile? No: è lui che è mutato. Dal maggio io ho notato una decrescenza nel suo affetto. Ora è indifferente.

— Tu puoi ingannarti, Giovannina. Sei tu sicura della serenità del tuo giudizio?

— Sicura? Vedi, io adoro il mare. Non potendo stare a Napoli, nell’estate, decido di andare a Livorno — lui ci viene a malincuore, seccato, trovando l’acqua salsa inutile e Pancaldi noioso. L’Ardenza non lo commuove punto... si può immaginare di peggio?

— Ma perchè non venivate via?

— Per dargliela vinta?

— Il sacrifìcio è lieve quando si ama.

— Dunque tutti i sacrificii debbo farli io? Noi donne non saremo sempre che l'esempio