Pagina:Serao - Gli amanti.djvu/73

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Massimo Dias 63


mio perfetto amante, mi aveva divisa dal resto dell’umanità e mi teneva per sè, tutta per sè, senza che mai, mai, fino a che avessi sangue nelle vene, un altr’uomo potesse esistere, come amante, per me.

Ebbene, io gli perdonai il suo tradimento. Per quali illusioni, io mi convinsi, non so bene: per quale ineluttabile bisogno di amore e dell’amore di Massimo Dias fui così debole, io so bene, ma non vi debbo spiegare. So che ridivenni l’amante di Massimo Dias, un giorno, così, naturalmente, in cui egli m’incontrò e io non ebbi la forza di evitarlo, in cui eravamo soli e non ebbi la forza di fuggirlo: un giorno in cui egli mi apparve così triste e così innamorato che io dissi a me stessa la gran parola, se non era un errore e una colpa rinunziare alla propria parte di felicità, comunque essa sia, questa felicità. Massimo Dias mi amava, me ne convinsi: il segreto della sua rinnovellata seduzione era sempre nell’amore, di cui era fatta l’essenza della sua anima e dei suoi nervi. Noi avemmo, in questa