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162 | la mano tagliata. |
— Io sono sinceramente devoto, Eccellenza, — protestò.
— La devozione è un sentimento diverso dall’amore, Lewis, — disse il gobbo. — E dire che ho, anche io, un cuore! —
Un velo di lacrime appannò i cristallini occhi di Henner. Ma egli si scosse subito e disse a Lewis:
— Conosci un uomo svelto e fidato, per una missione delicata?
— Sì.... avrei qualcuno. Ma debbo cercarlo.
— Non sai dove è?
— No: ho qualche traccia.
— Cercalo subito.
— Subito. E dopo?
— Me lo condurrai.
— Posso chiedere che missione avrà?
— Deve andare in Italia.
— Ah!
— Desidero che tutti i monasteri, tutti i conventi, tutti i ritiri sieno visitati, per ritrovare le tracce di Rachele Cabib.
— Per alcuni vi è clausura.
— S’infrange.
— Sarebbe grave, Eccellenza.
— Altre cose gravi abbiamo fatte!
— A Vostra Eccellenza è permesso tutto.
— Ritengo che Rachele ci sia stata sottratta dai suoi sentimenti religiosi, e che si sia data al Signore.
— Eppure, si è cercato bene.... — Non bene, — disse duramente Marcus Henner.
— Suo padre va ramingando di paese in paese.
— Il vecchio è imbecillito. Trovami quest’uomo, Lewis. Lo pagherò bene.
— Un poliziotto, Vostra Grazia.
— Sta bene. In secondo, avere notizie e subito della contessa Clara Loredana.