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la mano tagliata. | 293 |
— Sì: si trova, con denaro. Ma, per quanto sia, delle formalità ci vorranno. Dovrete dare i vostri nomi, il yacht li dovrà dichiarare alla Capitaneria del Porto.
— Daremo dei falsi nomi.
— Si può, ma è molto pericoloso. D’altronde, i yacht sono lenti e se non trovano vento, fanno cattivo viaggio. Avete bisogno di fare presto.
— È vero, è vero! Ma dove ci porterebbe questo yacht?
— In un porto d’Inghilterra, assai lontano da Londra. Colà, dopo esservi rimasti ventiquattr’ore, potete prendere un piroscafo e andarvene in Italia, in Francia, in Ispagna, in Oriente, dove vorrete.
— Dove essa vorrà, — disse Roberto, con voce tremante.
— Già. Ma lontano assai. Questo è il mezzo peggiore, giacchè Marcus Henner può trovare traccia di questo yacht, in qualche modo, trovare la sua destinazione e andare ad aspettarvi colà.
— Tralasciamo, allora?
— No: bisogna averlo, questo mezzo.
— Dite il secondo.
— Il secondo è di avere una carrozza di posta, con tre cavalli, a vostra disposizione. Senza fermarvi in Londra, nè qui a Piccadilly, nè altrove, partire per l’interno dell’Inghilterra, viaggiando sempre in carrozza, pernottando in piccoli paesi, facendo delle fermate improvvise e fuori itinerario, cambiando direzione tre o quattro volte e raggiungendo, infine, Newport, Liverpool, donde partirete per dove vi piace.
— Ma è un mezzo lentissimo.
— Già; ma sicurissimo. Se entrate in un battello, se ne può sapere la rotta e conoscere i vostri connotati, benissimo; se partite con un treno, è lo stesso, perchè cento persone possono ripetere di