Pagina:Serao - La mano tagliata, Firenze, Salani, 1912.djvu/390

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384 la mano tagliata.

vostra, perchè tutto l’avvenire vi si schiude davanti, senza sfiducie e senza paure. Così, io vi prego di darmi vostre notizie a Cowes nell’isola di Wight dove io passo l’esistenza, fra la stanza, ove vissi con Maria, e la sua ultima stanza nel cimitero.

«Ditemi tutto di voi: ditemi le vostre felicità e non pensate di scrivere a un disperato. Se mai, una nave dovesse salpare da Cowes per l’Italia, sarebbe solo per portarmi costà, per baciare la mano alla donna vostra per portarle il saluto di sua madre morta. Maria non era più giovane e la vostra donna è giovanissima; ma io ho troppo amato Maria, per non venerare la creatura che ella amava e a cui rivolgeva tutte le sue tenerezze. Verrò, forse, un giorno, non so quando, non so come. Dio mi ha talmente colpito, che io non conosco più la mia strada, e probabilmente nessuna strada mi rimane più da percorrere, salvo quella di attendere che la morte venga a me, per liberarmi.

«Io penserò a voi spesso, senza invidia, e con dolcezza; tante volte la povera Maria mi aveva parlato della sua figliuola adorata, a cui Marcus Henner così crudelmente l’aveva strappata. Quante volte ella ha benedetto nelle preghiere della sera quella figlia lontana, e che non doveva più rivedere! La lettera diretta a Rachele, che io vi mando insieme a questa mia e alla confessione di Marcus Henner, dice tutto l’amore che quella madre sventurata portava alla sua figliuola. Io penso con dolore grande, indescrivibile, che cosa avrebbe potuto essere di felice la vita di noi quattro, così prima battuti dal destino, ed infine riuniti in dolce vincolo di parentela! Ma tutto è finito! Non più giovane ma immatura alla morte, quando ancor era adorata come una forma di bellezza e di virtù, Maria dorme nel piccolo cimitero di Cowes, e il