Pagina:Serao - La mano tagliata, Firenze, Salani, 1912.djvu/402

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396 la mano tagliata.

la figliuola di Maria, che bella come sua madre, come sua madre ha respinto ferocemente il mio amore, e, poichè nulla più mi resta di queste due donne, poichè io non potrei essere amato, più mai, poichè mai più io potrò amare una donna, nel mondo, perisco, così. Altra, altra, era la mia missione sulla terra, anzi che quella di asservirmi a un cuore freddo e sdegnoso di donna; io era chiamato ad altri e supremi destini. Quella sovranità che non possiede più il popolo di Israele, io avrei potuto restaurarla, col mio potere e coi soccorsi dei grandi milionari ebrei: io avrei potuto mettermi a capo del mio popolo! Ma, ecco, l’uomo ha voluto amare; e il Re ha perduto la corona.

«La corona e la vita. Debbo morire. Sparita Maria, sparita Rachele, che debbo io più fare sulla terra? Sono gobbo, calvo, brutto, sporco: faccio paura agli uomini, ribrezzo alle donne. Quando ne ho voluta una, non l’ho potuta avere che nel sonno ipnotico: è una cosa orribile, ma è così. Queste infelici, quando erano sveglie, mi guardavano disgustate e sgomente; se io avessi preso loro una mano, l’avrebbero ritratta con orrore, e ogni volta che ho tentata una seduzione, ne ho avuto le beffe e le amarezze, in cambio. Però, quando io comandava di dormire, esse dormivano; e dormivano nella mia stanza da studio, dove erano sole con me, dove nessun altra volontà che la mia poteva agire su loro, dove nessuno le sottraeva a me; allora, morendo di rabbia, di crepacuore, io comandava a una di esse, a quella che, in un giorno critico mi capitava innanzi, comandava di amarmi per un’ora, e la suggestione ipnotica mi dava quella donna, e io la possedeva, piangendo d’ira, maledicendo la mia vita e la mia fortuna. Morirò, morirò, perchè la mia esistenza è finita nella sera che io ho uccisa Maria.

«Come posso vivere? Sentite. La mia istoria è