Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/43

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lo, senza voltarsi. Egli aveva bisogno di dormire un’oretta, dopo il pranzo.

Questo bel marchese di Aragona finse di non vedere l’uscita del marito. Disteso nella poltroncina con una gamba accavallata sull’altra, egli mostrava il piede aristocratico, calzato dalla calza di seta rossa e dalla scarpa di copale: una mano arricciava, affilava i mustacchi biondi, e l’altra si poggiava sul bracciuolo del divano, dove Checchina era seduta. Checchina, ora, respirava meglio, chè suo marito dormiva, largo disteso, sul letto coniugale. Ella osava alzare sul marchese i suoi grandi occhi romani, immobili forse nell’espressione, ma profondi. Di nuovo

Serao - La virtù di Checchina. 3