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140 | la grande giornata. |
Quando fu sopra, solo solo, un cocente rimorso, l’ultimo, avvelenò la coscienza di Riccardo. Ripensò tutto il passato, infanzia, adolescenza, giovinezza: pensò la promessa solenne fatta nell’ora più seria della sua vita. Aveva disubbidito. Ma addolorato, confuso, non si pentiva, non chiedeva perdono, non tornava indietro.
— Se tu vivessi, padre mio, mi assolveresti, — egli pensò, superbamente.
Nè s’ingannava.