Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/210

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200 i capelli di sansone.

l’Esquilino; un novello cruccio sorse in lui, non potette più pensare ai sereni occhi bigi di donna Clelia senza vedere gli occhi freddi e chiari di don Pompeo, il marito, il banchiere: dietro il sorriso delle labbra rosee di donna Clelia, egli vedeva apparire il biglietto rosso della cambiale di mille lire. Aveva preso fra sè la grande decisione di parlare a don Pompeo della cambiale, perchè gliela rinnovasse, giudicando che non potea negargli questo piccolo favore: ma l’idea di doverlo dire là, nel salone di donna Clelia, lo torturava. Fino allora la parte dolorosa e la parte gioconda della sua vita erano state separate: le donne lo avevano consolato del suo sperpero quotidiano di quattrini, delle alternative crudeli di splendore e di miseria, ma ora questi due elementi contrapposti si univano, si confondevano, il suo tormento e il suo conforto erano una cosa sola. Per un minuto il volto gli si fece di brace, egli pensò di dovere le mille lire a donna Clelia e di non potergliele restituire l’indomani. Ma un largo e mite raggio di luna inondava Santa Maria Maggiore, la chiesa e la piazza, e nel giardinetto che circondava il villino Savelli un rumore di musica si effondeva; la palazzina, con le sue lunghe e sottili finestre dalle tendine increspate di seta rossa, tutta illuminata, pa-