Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/241

Da Wikisource.

il quarto d’ora di rabelais. 231

metà anche lui, di nuovo inquieto; “aspettate, che andate a fare?”

“Vado a trovare non dieci, ma venti, ma centomila lire. Se domani L’Uomo che ride esce col suicidio di Riccardo Joanna, la sua fortuna è fatta; se ne tireranno centomila copie, nessuno gli negherà più i fondi necessari alla vita.”

“Aspettate un poco, vediamo cosa si può fare,” disse il buon vecchio, spaventato sinceramente, sconcertato da quella faccia serena e delirante insieme. “Vi occorrono proprio diecimila lire?”

“Non so, mi occorre tutto: seimila lire a Fontanella che non mi dà più carta se non lo pago, milleduecento lire alla tipografia che non mi stampa domani il giornale se non saldo il conto, cinquanta lire a Brancacci che non mi finisce l’articolo se non gliele mando per telegrafo, cinquanta lire a quel ragazzo che porta i sonetti al Baiardo se non gliele do subito, quattromila lire ai miei redattori che da due mesi non hanno avuto un soldo, dodici lire al gerente....”

Il senatore lasciava sfogare il disperato ch’era stato preso da una specie di furore; e masticando lentamente pensava, valutava, misurava l’abisso dal fondo del quale Joanna gridava aiuto.