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XXXII
Essendo molto piaciuta al preposto et alla brigata la novella ditta della nuova monaca, e volendo da’ religiosi sentire qualche moralità, disse loro che cominciassero. Loro presti disseno:
«Colei non è donna, ben che donna
dimostri per sua vesta
alcuna; <io> conterò che cosa è donna:
femmina per virtù diventa donna
s’ell’è in ogni atto onesta;
così ritorna femmina da donna
incontenente, s’ell’è disonesta.
Ogni vertù è per figura donna:
adunque non è donna
colei che ’l viso da vertù rivolve.
E non dé donna amar per folle amore,
ma il disio d’amore
dé acordar a quel che li occhi volve;
ché dé voler d’onesto amor l’efetto,
del disonesto no, ch’è van diletto».
Udito il preposto il bel dire, rivoltatosi a l’autore comandandoli una novella seguitasse fine alla città di Todi saranno giunti, l’autore disse che di una bella novella contentrà la brigata; dicendo: