Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/12

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510 g. sercambi

scala trovò tutta la bottega piena di fuoco, né l’acqua portata niente valse.

Vitali, vedendosi a mal partito, per campare la famiglia sua, rimontata la scala, et i fanciulli da una finestra dirieto collò e simile la donna. Vitali, che parea a lui che ’l fuoco non dovesse ancora aver arso lo solaio, per campare alcuni suoi arnesi, innella camera intrò; dove regandosi a dosso alcuna cassetta di suoi miglioramenti, i vicini tratti e rotto li usci dinanti, e quasi tutto ciò ch’è in bottega arse. Et il fuoco avendo arso il solaio, Vitali colle casse venuto in sala, lassòle; <il solaio> non potendole sostenere si fiaccò, Vitali colle casse innella bottega cadde. Avendosi prima tutto fracassato per la caduta e il fuoco cocendolo, a mala pena vivo di quine tratto fue. La casa livrò d’ardere. Vitali, messo in su un letto d’un suo vicino, narando la cosa come andata era, dicendo: «Io me l’ho ben guadagnato», e così si morìo.


Vegno ora a contare che uno nostro cittadino nomato Bartolo essendo fattore d’una compagnia di Lucca (la quale al presente non è di bisogno di dire qual’è), avendo il ditto Bartolo fatto molte grandi spese per suoi fatti propri, cognoscendo <li> maestri suoi che al salario che il ditto Bartolo avea non potea né dovea tali spese fare, pensonno lui dover far mala massarizia <di quello della compagnia>, dicendoli: «Bartolo, noi troviamo che tu hai tratto de’ banchi migliaia di fiorini; no’ vogliamo che ci mostri in che modo sono stati distribuiti». Bartolo, che i libri avea in punto, disse: «Io vel mosterò ordinatamente». Li maestri contenti disseno: «Mette ogni cosa in su uno quaderno, sì che noi possiamo esser chiari».

Bartolo, rinchiudendosi una sera innello fondaco, avendo molti libri aperti e posti sopra una scafa, o vogliamo dire scrittoio, e come li bisognava l’uno o l’altro presto lo potea avere. Et essendo stato gran pezzo della notte tenendo uno candellieri grande con una candella di sevo accesa dinanti e pensando donde mettere capo di quello che far dovea, avendo tutti i libri inanti aperti dell’entrata e de l’uscita e stando sopra sé, venne uno topo non