Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. II, 1934 – BEIC 1926650.djvu/250

Da Wikisource.
244 appendici [530]


Questi due amici col Catalano, col Vallo, col Francesco Antonetti, col Vellucci, col Piterá si radunavano nella bottega da caffè di Gaetano Errichiello a Pontenuovo, ed ivi tra il fumo e le tazze discorrendo di politica, gridavano, spropositavano, facevano i piú strani disegni del mondo; i quali sarebbero rimasti innocenti disegni se la polizia non vi avesse posto la mano. Udite che dice di loro il caffettiere Errichiello, il quale dopo di aver detto che tutti i soprannominati frequentavano il suo caffè soggiunge: «Avvenuto lo scioglimento delle camere legislative, Sessa, Catalano, e Giordano intensamente dispiaciuti, e con accanimento si pronunziavano contro il ministero d’allora, rivolgendo fra l’altro il loro risentimento ai ministri Bozzelli e Ruggiero, che quantunque creati dalla rivoluzione propugnavano per abbattere la costituzione. Tutti i surriferiti individui seguitarono a venire nel caffè, quando circa due mesi dopo a tale epoca in una mattina Sessa e Giordano parlando tra loro di affari politici, intesi che il Sessa diceva all’altro che era necessario starsi uniti, ma che per conseguire tale scopo faceva d’uopo d’istallarsi dei circoli. Giordano vi si opponeva dicendo che i circoli a nulla menavano, ma sibbene si doveva badare allo spirito pubblico e siccome Sessa insisteva nella sua opinione se ne andarono questi contrastati: ed in effetti per due o tre giorni non si trattarono. Quindi essendosi di bel nuovo avvicinati decisero d’istallare i circoli ecc.1.

Dopo di costui udiamo quel dabben uomo di Catalano nella sua ingenua confessione che ritrae tutta la serenitá d’una coscienza pura, e che è principale elemento del processo: «Nel mese di aprile e di maggio ultimo con esso Giordano guardando la situazione d’Italia nella consumazione d’ogni vestigio liberale in Napoli, e persuasi che ciò avveniva non per mala fede del re ma per la corruzione degli uomini, progettammo di formare un comitato diretto allo scopo di effettuare la costituzione col titolo di comitato di operazione, il quale avrebbe dovuto dipendere da un altro comitato superiore che progettammo di fare istallare nelle carceri di Santa Maria Apparente fra quei detenuti politici (allora dei nominati c’era colá il solo Agresti), tendente a costituirsi in comitato di direzione, ma quest’ultimo comitato per quanto io ne sappia non si costituí. Intanto verso la fine di luglio o i principii di agosto ultimo, vedendo che le cose invece di migliorare anda-

  1. Vol. 24, fol. 6.