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Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/283

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   258 libro sesto

la fortuna loro non dovea più risollevarsi, e nel seguente anno, sconfitti pienamente al Garigliano, uscivano al tutto dal Reame.

Consalvo entrò in Napoli tra le feste de’ cittadini, che gli avevano mandate le chiavi della loro città ad Acerra, domandandogli la conferma de’ lor privilegi. Così vennero a gittarsi fra noi solidamente le fondamenta della dominazione spagnuola. Così il regno di Napoli divenne di nazione provincia; così il governo de’ Vicerè rese incerti e frustranei i diritti de’ cittadini; complicate ed inefficaci le leggi; onnipotente l’amministrazione pubblica; nulla la giustizia: divennero gli stessi cittadini sudditi de’ sudditi della corona di Spagna. E questa trista e dolorosa verità si farà appieno manifesta ne’ seguenti capi della nostra storia.

CAPO SECONDO

(Dall’anno 1503 al 1543.)

I. I Sindaci Nicola Malgeri, e Lancilotto Mayrana. Privilegi della città. Terremoto in Reggio. Primo sbarco de’ Turchi in Reggio. II. Notizie degli Ebrei di Reggio; e loro espulsione. III. Il Sindaco cavalier Mario Mileto. Privilegi della città. Morte di Ferdinando il Cattolico. Secondo sbarco de’ Turchi in Reggio. Carlo V. I Sindaci Mariano Suppa e Mario Mileto. Nuovi Privilegi. IV. Notizie degli Uffiziali regii e municipali. Porte della città; Fiere franche; Festa d’Agosto; Parrocchie; Confraternite. V. Stato torbido d’Europa. Il Lotrecco nel Regno. Alleanza tra Solimano e Francesco re di Francia. Spedizione di Carlo V in Tunisi. Barbarossa tenta uno sbarco in Reggio. Paolo Ruffo capitan d’armi. VI. Carlo V in Reggio. Va a Fiumara di Muro. Fatti dell’armata turchesca sul litorale calabrese. Il mozzo Dionisio. VII. Solimano e Francesco I contro Carlo V. Dazio sulla seta. Il Vicerè Pietro di Toledo in Reggio. VIII. Terzo sbarco de’ Turchi presso Calamizzi: entrano in città. Guasti e rovine che le inducono. Prigionieri che ne fanno. Barbarossa s’invaghisce di Flavia Gaetano, figlia del castellano. Riscatto de’ prigionieri reggini.


I. A Ferdinando il Cattolico, che dimorava in Barcellona, si presentarono i Sindaci dell’università di Reggio Nicola Malgeri e Lancilotto Mayrana (1503). Egli che ben conosceva con quanto coraggio i Reggini avessero tenuto il fermo contro le percosse de’ Francesi, accolse con lieto animo le dimostrazioni di ossequio che Reggio gl’inviava. E confermandole tutti i privilegi, accordavale in pari tempo:

1.° Che l’introduzione, estrazione, compra o vendita di qualunque oggetto, che nella Sicilia ulteriore avesse ad aver effetto per uso e comodità de’ Reggini, fosse esente e libera di ogni regia imposizione.