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Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/292

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capo secondo 267   

Calabria, tenevano mano dodici galee francesi, comandate dal barone di Saint-Blancard.

VII. L’anno 1537 l’alleanza del Turco col re di Francia prese per la Spagna un aspetto più formidabile. Solimano II di concerto con Francesco I si era condotto in persona al litorale dell’Albania più prossimo all’Italia con un esercito, che il terrore de’ Cristiani faceva montare a duecento mila uomini. E già egli vedeva nell’orizzonte stendersi sotto i suoi occhi la Terra di Otranto, ove aveva ordinato che si trovasse in punto la sua imponente armata condotta dal Barbarossa. Ma quando già cinquantamila francesi, capitanati da Anna di Montmorency, avevano forzato il passo di Susa, Francesco I ad intercessione del pontefice Paolo III, pregatone da Carlo V, conchiudeva con questi in Nizza una tregua di dieci anni, che rendeva inutili gli apparecchi di Solimano. Della qual cosa il Turco si mostrò assai mal soddisfatto; ma non si allentarono per questo i legami tra lui ed il Re di Francia.

In questo anno cadde polvere nera in gran copia dalla montagna dell’Etna, e disseccò talmente le foglie de’ gelsi in Sicilia e nella vicina Calabria, che per quella stagione non vi fu mezzo di alimentare i bachi, e quindi nel paraggio reggino mancò al tutto l’industria della seta.

Quando le speranze della pace parevano condurre le cose a buon termine, la slealtà del marchese del Guasto, che governava il Milanese per Carlo V, diede a Francesco I grave motivo di romper la tregua di Nizza. Questo marchese aveva perfidamente, e contro il diritto delle genti, fatto assassinare nel luglio del 1541 due Legati del Re di Francia al Sultano. Fu inviato tosto a Costantinopoli dal Re francese il Capitano Polino per rinnovar l’alleanza con Solimano II, il quale allora pareva poco disposto ad entrar in nuovo trattato contro Carlo V. Ma la destrezza del Polino, (il cui nome proprio era Francesco Escalin) seppe vincer la ritrosia del Gran Signore, e la confederazione della Francia colla Turchia fu rannodata con assai maggior forza. Solimano ordinò a Barbarossa (1542) di far appresto di una flotta poderosa, e di condurla a Marsiglia per congiungerla con quella di Francia. Della flotta francese fu data la condotta al capitano Polino, che dal re era stato aggregato all’ordine de’ nobili col titolo di Barone della Guarda (Garde, luogo della sua nascita). Carlo V in questo mentre non si stava inoperoso, e stringeva lega con Arrigo VIII re d’Inghilterra.

Intanto il vicerè Pietro di Toledo si affaticava a far che le coste del Regno fossero in ogni miglior maniera garentite, e messe in