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Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/294

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capo terzo 269   

e Barbarossa ad intercessione del capitano Polino concesse la libertà a costui ed alla sua famiglia. Ma ritenne Flavia, bellissima figliuola del Gaetano, della quale l’ammiraglio musulmano si era ardentemente innamorato, e condottala seco in Costantinopoli se la prese a donna. Questi prigionieri poi dopo otto anni furono riscattati per interposizione di essa Flavia Gaetano, ed il prezzo del riscatto, composto in quattromila ducati, fu pagalo da Bartuccio Melissari: il quale ritornato in sua patria testò che nessuno de’ suoi eredi dovesse pretender cosa alcuna per lo riscatto de’ suoi concittadini; poichè egli aveva voluto pagar per tutti, e far loro dono della libertà conseguita.

CAPO TERZO

(Dall’anno 1543 al 1567.)

I.Barbarossa e Polino. Continua il Turco le sue depredazioni sul litorale italiano. Barbarossa torna in Costantinopoli. Pace tra Francesco I e Carlo V. II. Reggio è nuovamente fortificata. Il Castel Nuovo. Le Torri di Cùgliari, di Pentimeli, e di Gallico. III. Nuova lega tra Francia e Turchia. Dragutte. Il Mormile svolge il Turco dall’alleanza co’ Francesi. Quarto sbarco de’ Turchi in Reggio. Vengono ancora i Francesi a’ danni della città, e vi abbattono le palme. I Sindaci Matteo Geria e Giovanni Luigi Monsolioo. IV. Filippo II. I Sindaci Camillo de Diano e Bernardo Monsolino. Favori accordati a’ Reggini dal nuovo Sovrano. Nuova alleanza contro Spagna. Nuova pace. I Turchi minacciano Reggio, e prendono terra nella marina di Scaccioti. V. Condizione del Regno sotto il dominio spagnuolo. Condizione di Reggio: sue istituzioni civili e religiose. Uomini illustri. VI. Descrizione di Calamizzi. Suo affondamento. VII. La riforma luterana s’insioua nel Regno, ed in Reggio. I Monsolini ed i Malgeri. Sedizioni civili. Viene in Calabria Pietro Aotonio Pansa a sradicar l’eresia. Persecuzione degli eretici. VIII. Sbarco de’ Turchi in Scaccioti. I Reggini corrono contro que’ barbari. I contorni di Reggio sono travagliati da’ fuorusciti. Il Governatore di Reggio Diego de Gujera; sua morte.


I. Sfogata Barbarossa la sua rabbia sopra Reggio, al cui esizio assistette impassibile il francese Polino, rimontò sulle sue navi col frutto delle sue prede e de’ prigionieri, e dirizzò la prora per Marsiglia, ove giunse nel luglio del 1543. Ivi trovò pronta alla vela un’armata francese di ventidue galee, e diciotto altre navi da carico con diciotto mila fanti; della quale aveva il comando in titolo il conte d’Enghien, ma il comando effettivo stava in Polino, barone della Guarda. L’armata alleata navigava per l’Italia a menar ruina de’ dominii spagnuoli; ed i capitani francesi avevano istruzione dal lor governo di rispettare strettamente la neutralità degli Stati pontificii. Il Sultano parimenti aveva ingiunto a Barbarossa di non di

     Spanò Bolani — I. 18