Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/376

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348 trattato de' sogni

fanciullo intenderà, voglio fare contra gli detti loro per gli detti loro. Tra l’altre cose ch’egli dicono interpetrando indifferentemente i sogni, si è, che chiunche sogna che gli caggiano i denti, o alcuno de’ denti, significa che alcuno parente o amico di quel cotale che sogna, debba morire.1 Anche dicono che chi sogna di volare, significa che debba andare in pellegrinaggio, o ch’egli averà signoria e principato sopra molta gente. E chi sogna d’essere chiamato, s’egli risponde, dee tosto morire. E ancora dicono che chi sogna d’essere percosso da saetta folgore, significa che dee essere assalito da’ suoi nimici, o che debba ricevere grandi danni nelle sue possessioni, fatti da’ suoi nimici, per arsioni.2 E chi sogna di vedere alcune persone morte, o di favellare co loro, e pârgli che sieno vivi, significa che tosto dee morire. E molti altri sogni interpetrano, de’ quali taccio per iscrivere brieve. Honne raccontati alquanti de’ più comuni, i quali la gente comunemente sogna; acciò che, mostrato come questi interpetri menzogneri3 dicono bugia, interpetrando questi comuni sogni; così si dimostri che nella interpetrazione degli altri più malagevoli non sono veritieri. Rechisi alla mente chiunche legge o ode questo trattato, se mai sognò alcuno de’ predetti sogni, e se mai gl’intervenne quello che questi anfanatori pertinacemente affermano; e se non, come io credo, ábbiagli4 per bugiardi. E se pure fosse intervenuta alcuna

  1. Ediz. 95 e 85: morir tosto.
  2. Seguitiamo l'ordine e, per quanto ci giova, la lezione del nostro Manoscritto, sebbene guasta in tre lavori: cioè pricissioni in vece di possessioni, fatta in vece di fatti, occisioni in vece di arsioni. Nessuna notabile varietà ci offeriscono le stampe, nelle quali il periodo finisce: grande danno nelle sue possessioni (o: nelle sue cose) per asione fatta da' suoi nemici.
  3. Seguitiamo l'apografo delle Murate, poichè nessun altro ci porge la scrittura che oggi direbbesi retta di tal parola; cioè: ediz. 95 e 85 menzonieri; 25: menzionieri.
  4. Lovedolmente, l'antica edizione: et se non, com'io, habbiagli.