Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/252

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L’autore volle così e rispettiamo la sua volontà, ed io lo faccio volontieri, tanto più che il libro possiede le migliori qualità tecniche. È d’un interesse che non si abbassa mai, è d’una lettura facile ed attraente. Pagine da valoroso artista non mancano, anzi abbondano: quelle in cui è descritta l’escursione di Fausto Lamberti alla ricerca del luogo più adatto al suicidio sono davvero forti, potenti: l’agonia del Lamberti, la cerimonia nuziale letteralmente commuovono. Gentile e passionato è l’ultimo capitolo, in cui è narrato il viaggio di nozze: e sarebbe perfetto se il lettore non si domandasse a che punto sia la gestazione di Argia Pisani: gestazione troppo lunga, ch’è l’incubo di questo romanzo e che non è necessaria nè per la ragione artistica nè per la ragione morale dell’opera.

È inutile ch’io auguri molti lettori al Romanzo della Morte: il nome dell’autore è una guarentigia e il libro è degno di lui.

(Dal Corriere della Sera).

Domenico Oliva.

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Per un pezzo Fausto resta così sospeso tra la vita e la morte; un giorno che stava peggio e quasi ogni speranza svaniva, come il padre di Argia viene a scoprire d’un tratto ch’ella è madre, Fausto dichiara di essere lui il seduttore, e di volere offrire a lei, avanti di morire, la riparazione del matrimonio.

Così si celebrano queste nozze che hanno la tetra solennità d’una esequie, e che forse non saranno consumate mai.