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rimetteva in un certo equilibrio, traendolo almeno da una posizione falsa, mettendolo di fronte alla verità.

La catena era spezzata. Strappata la maschera.

Quella donna non avrebbe più osato alzare la testa dinanzi a lui, posare a vittima, fingersi amorosa e sottomessa.

— Creatura ipocrita!

Per fortuna non l’amava più da un pezzo.

Ma Andrea? Oh! Il vero dolore di Leopoldo era il tradimento dell’amico.

— Così buono, così nobile, così intelligente... Eppure!...

Camminava all’impazzata, la testa bassa, il cappello all’indietro, le braccia penzoloni.

A poco a poco il parossismo passò.

Potè riflettere, giudicare con la sua grande equanimità.

Andrea amava quella donna di un amore cieco, indomabile: il rimorso del tradimento lacerava la sua coscienza. Leopoldo era sicuro di questo.

Poteva egli condannare severamente un uomo acciecato dall’amore?

No. Si sentiva molto più disposto a compiangerlo.

Pure, l’onore esigeva una riparazione. La macchia era di quelle che solo il sangue può lavare.

Alzò le spalle e rise beffardamente.

Burloni!

— Quando avrò ucciso un uomo, per una donna