Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/157

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La fanciulla sentì lo sguardo del giovine fisso sopra di lei e si voltò istintivamente da quella parte.

I loro occhi s’incontrarono. Si scambiarono un saluto che fece corrugar la fronte a Faustino Belli. Un sorriso sarcastico deformò per un istante la bella bocca del cavaliere.

— Ella non mi ascolta più, signorina; non farebbe così se io fossi giovine e bello come suo cugino.

Offesa e meravigliata che il cavalier Belli profferisse una frase così volgare, Maria alzò su lui i dolci occhi velati da una impressione dolorosa.

Notò allora su quel volto tanto simpatico per lei, l’espressione cattiva di cui le aveva parlato Antonietta quel giorno al cimitero; e restò atterrita.

Il viso del cavaliere si tramutò all’istante. Aveva egli veduto il terrore negli occhi di Maria?

Si passò una mano sulla fronte come per cacciare i cattivi pensieri. Un momento dopo, tornando a guardare la fanciulla, aveva gli occhi umidi di pianto.

Intanto altre persone si accostarono a loro e tra queste la signora Angeri, che si fermò parecchio a discorrere con Faustino Belli, bramosa come essa era di trascinarlo dietro al suo carro. Maria nel frattempo osservava il cava-