Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/290

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presto ci obbligheranno a starci per sempre. Vedrai. Questione di economia.

— Io spero di maritarmi prima — rispondeva spietatamente la figlia.

Piena d’aria e di sole, con tutte le sue finestre spalancate, la vecchia casa ritornava alla vita. Nei primi giorni vi fu un grande scompiglio, perchè molte cose mancavano, altre si erano dimenticate. La signora Elisa approfittò subito di tale circostanza per fare una corsa a Lecco, a visitare i migliori negozi e comperare una quantità di cose non assolutamente necessarie o quasi inutili.

Lo stesso giorno Riccardo ricevette una lunga lista degli oggetti dimenticati che lo si incaricava di portare alla prima visita.

La domenica seguente, prima di colazione, sapendo che egli doveva arrivare col padre, Antonietta e Maria andarono ad incontrarli quasi fino a Lecco. L’incontro fu allegro, espansivo. I due uomini portavano ciascuno una sacca piena degli oggetti richiesti.

— C’è tutto?

— Non credo. Ci sarebbe voluto un baule. Ebbene, come vi ci trovate qui fuori?

— Benissimo.

— Io mi sento già completamente rimessa.

— Di fatti, sei ancora più bella, se è possibile. E non ti annoi nella solitudine?

— Purtroppo la solitudine non esiste più.