Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/297

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che parte del mondo anche l’amore eterno, qualcuno l’avrà provato, lo proverà. Certo però nessuno che abbia fatto una piccola esperienza della vita può dire a priori: io amerò eternamente questa o quella persona. E’ una menzogna che gli uomini ripetono senza scrupolo e che le fanciulle ingenue credono qualche volta. Ebbene, io mi ribello: non voglio essere ingannata: voglio essere onesta nel più alto significato della parola: vale a dire sincera e leale.

Ella tacque e guardò Riccardo come in attesa di una risposta. Aveva parlato lentamente, senz’ombra d’orgasmo, senza alcun turbamento. Una commozione contenuta trapelava da ogni sua parola, dai gesti parchi, dalla voce leggermente velata.

Riccardo l’ascoltava attentamente, sorpreso prima, quindi addolorato.

— Vuoi saperla la verità, Maria, vuoi saperla?... Tu non hai ancora amato. A ventiduc anni la tua anima candidasi risveglia appena alla dolce visione dell’amore, e i tuoi sensi puri e sani si aprono alle prime delicate sensazioni della vita: tu così precoce nel pensiero e nell’intelligenza, sei come una bimba di quindici anni di fronte all’amore. Tu non hai amato Faustino Belli altro che con la fantasia; e i miei baci hanno appena sfiorato la tua squisita sensibilità.

„Quando incontrerai l’uomo che saprà impadronirsi di tutto il tuo essere, quando amerai