Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/299

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starle vicino pensando ch’ella non l’amava e che presto o tardi un altro, un ignoto, forse un indegno come Faustino Belli verrebbe a portargliela via.

— Se t’ho detto che non mi voglio sposare...

Egli alzò le spalle.

— Già, non ti vuoi sposare perchè non puoi essere sicura della tua fedeltà. Se fosse veramente così, sarebbe orribile. Per me invece è semplicemente la prova che tu non hai ancora amato. L’anima femminile non concepisce l’amore — intendo un vero amore — che non possa essere eterno. Hai presente la leggenda del Lohengrin? Appena Elsa apprende che un giorno, forse in capo a un anno il suo sposo dovrà allontanarsi da lei per sempre, ella non ha più pace e le gioie dell’amore, le carezze dell’amato non la consolano più.

— Sì, la ricordo. Lohengrin invece sarebbe felice di quell’anno di gioia e vorrebbe godersi quell’oasi benedetta che gli è concessa nel deserto della sua vita. Poco importa a lui che il suo amore non possa essere eterno. Purchè Elsa gli dischiuda il paradiso. Tu non trovi orribile questo?

— No, perchè l’uomo accecato dall’ardore della sua passione non vede nulla al di là. La donna invece, meno ardente, ma più tenera, deve inalzare l’amore a fondamento della famiglia, rendendolo duraturo.