Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/391

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bella voce, una bella figura e conosco abbastanza la musica per cantare nelle operette...

— Nelle operette! — esclamò sua madre trasalendo. — Tu vuoi essere una cantante di operette?

— E perchè no? — Trovami un marito se non ti piace. Dovrei forse pretendere di diventare una prima donna di cartello?... Con la bella istruzione che mi avete data!... Dovevi farmi studiare al Conservatorio o farmi prendere la patente di maestra, come Maria, o farmi imparare un mestiere. Ma che!... Noi si era le signorine Valmeroni, si doveva stare a casa nostra, col nostro decoro, e attendere un buon partito!... Ma dove sono i buoni partiti?... Eugenia ha dovuto sposare un vecchio per aiutare la famiglia e farsi una posizione. Antonietta ha trovato l’amore e il suicidio. Maria almeno fa la maestra e il suo stipendio rappresenta una dote; potrà sposarsi se vorrà; io, se non me ne vado sarò in eterno la signorina che non trova da collocarsi, come si dice: la vecchia zitella, la serva di casa. No, no, preferisco essere una cantante d’operetta, o magari da caffè... già che non ho nessun altro mestiere a portata di mano. Forse farò fortuna.

A sera, il Pagliardi arrivò con Paolo Venturi. Era dispostissimo ad aiutare il cognato, prevedendo peraltro che il denaro era perduto. Secondo lui, Leonardo avrebbe ricuperato una parte dei quadri, vale a dire quelli non rivenduti.