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162 la dama della regina

rono uno vicino all’altra senza toccarsi; Ettore a occhi bassi, pallidissimo, scosso da piccoli brividi; ella, eretta, fermo lo sguardo, ma ugualmente pallida. Dopo alcuni istanti, mormorò sospirando:

— Perchè l’avete detto, Ettore?.. Era così bello il silenzio.

— O Bianca, ho taciuto tanto e con tanta pena.

— Bisognava tacere sempre. Ora l’incanto è finito.

— Finito? — Egli si arrestò. — Finito?.. Come intendete?.. Mi fate morire...

— Camminiamo.

Ripresero il cammino, sempre vicini, ma staccati.

— Spiegatevi, Bianca! Spiegatevi. Perchè è finito l’incanto? Perchè vi ho baciata... perchè vi ho detto il mio amore? L’ignoravate forse?..

— Quand’è detto, è un’altra cosa. E voi avete fatto peggio....

— O Bianca!.. Un purissimo bacio!...

— Sì: ma l’incanto è spezzato. Io non potrò più passeggiare con voi nel bosco, senza timore... senza un’intima inquietudine. Non potrò più godere queste ore deliziose, perchè non potrò più ingannarmi su i nostri reciproci sentimenti. Resterò chiusa nella camera ospitale finchè mio padre verrà o manderà qualcuno a prendermi....