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174 la dama della regina

— Vi avranno detto che ero indisposta...

— Sì, marchesa, pur troppo. Oggi, grazie al cielo, state bene, come una dea..

— Avete notizie di mio padre, conte?

— Ah! sì; perdonate se non l’ho detto subito; perdonate alla mia commozione... Il marchese di Verdier sta benissimo adesso..

— Adesso?.. Dunque stette male prima?.. Ferito forse?

— Negli ultimi scontri con le truppe del generale Hoche, rimase ferito a una gamba... non gravemente: riparò a Brest, dove rimase nascosto in casa di amici. Finalmente potò mettersi in viaggio e lasciare la Francia. Ora è a Vienna...

Dopo queste notizie Bianca assunse a poco a poco un contegno meno ostile e la conversazione continuò.

L’ostinato Rignol, intanto, l’ex-terrorista, come l’avevano denominato, si accostava ad Elena e la colmava di complimenti, con grande noia della fanciulla.

«Ora non me lo tolgo più d’attorno» — pensava ella tra sè. — «Se almeno partissero presto: ma vorranno ballare».

Difatti, volevano ballare.

— Avete la musica, o dovete improvvisare un’orchestra come l’altra volta? —