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la dama della regina 183

olfato, io non mi opporrò al tuo matrimonio: sarà un dispiacere di più nella mia vita, ma lo sopporterò per amor tuo: se invece tu preferisci l’esilio col nostro Re, mi darai una grande consolazione di cui ti sarà grato anche Luigi XVIII.

«Non ti parlo di una stramba supposizione di Saint-Morlain, che tu possa nutrire qualche inclinazione per un rivoluzionario di codesti luoghi; mi sembrerebbe d’offenderti. Si capisce che quel povero ragazzo è geloso e che tu non devi averlo accolto con troppa espansione, sfido io, dopo quello che hanno fatto tra lui e sua sorella! Spero dunque che tu lo rifiuti. Ti voglio dare, in fine, una primizia politica che ti farà piacere; so di certa fonte che esistono fin d’ora dei preliminari di pace tra l’imperatore d’Austria ed il Bonaparte, in forza de’ quali l’Istria e la Dalmazia cadranno fra pochi mesi in potere dell’Austria, e — ciò che ti sembrerà più straordinario — la stessa Venezia sarà data all’Austria un poco più tardi. Ben le sta a quella vecchia ingannatrice che ha sfrattato il nostro Re dopo di averlo ospitato ne’ suoi Stati! Quella canaglia di Bonaparte vendica così, senza volere, l’insulto fatto al Re. — Ma tu non dirne nulla per ora; sono queste confidenze segrete che non si devono rivelare. Quando la cosa sarà certa, te ne avvertirò.....................»