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196 la dama della regina

pieni di promesse o teneri sorrisi... menzogneri sorrisi!.. mentre nel vostro cuore di ghiaccio stava chiuso il segreto della nostra condanna... Oh! come mi sono ingannato su voi!.. O meglio, come avete saputo ingannarmi!

Bianca si scosse.

— Signore, voi m’ingiuriate!... Io dovevo obbedire a mio padre... Così non l’avessi disobbedito mai!... E d’altra parte non credevo che fosse per voi una cosa tanto spaventevole.. Mi pareva che, ormai, tra una repubblica decaduta e il nobile governo dell’Imperatore d’Austria, doveste preferire questo.

Una spaventosa risata, stridente, singhiozzante scoppiò nella gola di Ettore. Il capitano Gori ebbe un rantolo: gli altri, fiero occhiate, grida di protesta. Donna Anna Maria si allontanò soffocando i singhiozzi. Elena si coprì il volto. Il conto Aurelio, sempre padrone di sè, stette fermo e silenzioso, le labbra strette, la fronte corrugata. Passarono gravi e lunghi minuti. Ettore Almerighi sembrò ricomporsi, e guardando la dama con pupille scintillanti di un bagliore freddo, le disse pacatamente:

— Avete ragione, marchesa di Verdier. io non dovevo ingiuriarvi...... Veramente non vi ho ingiuriata, ho detto la verità. In ogni modo il torto è mio e ve ne chiedo scusa. Voi siete