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202 la dama della regina

— Dunque è vero?.. Io ho pensato qualche cosa di simile... È stato proprio lui?.. E ti ha detto di amarmi?

— Sì, Aurelio. Mi ha fatto promettere di amarti e mi promise che tu m’avresti amata — ma io t’amavo già...

— E io ti adoro, Elena, perchè sei adorabile. In quest’ora d’angoscia, in cui la mia patria sta per subire l’onta maggiore, solo l’amor tuo può impedirmi di odiare la vita.

Egli stese le braccia aperte ed ella lo abbracciò senza reticenze, senza civetterie, candida e buona. Il primo bacio d’amore della vergine bocca suggellò il patto di eterna unione.

In piazza, il dottor Apolonio e il compagno suo mettevano lo scompiglio, volendo piantare a tutt’i costi l’albero della libertà. Appena il dottore vide il conte gli si avvicinò chiedendogli di Ettore Almerighi.

— Ma dunque dov’è andato? Nessuno lo sa. Neppure voi?.. Ed io che mi fecevo una festa di piantare questo simbolo di libertà insieme con lui!...

Aurelio osservò che era meglio attendere la partenza dei militi schiavoni prima di accingersi