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16 la dama della regina

L’arciprete aveva insinuato a sua sorella di sfrattare i due amici dal suo salotto. Ma ella vi si oppose. Sfrattare i due cavalieri più spiritosi, più amabili e per di più amici di suo figlio? Mai più.

A quarantatre anni il dottor Marco Apolonio era ancora assai attraente, slanciato e robusto egli conservava un volto armonico, una bella voce, una scioltezza di modi piena di distinzione. Ettore Almerighi, nel fiore degli anni, possedeva tutte le attrattive esteriori e spirituali. Molte giovani dame e non dame sospiravano per lui. I suoi occhi ammaliavano. Vi era nella sua fisonomia un non so che di geniale e di arguto: e in tutta la sua persona una grazia inesprimibile che forse era il risultato di un miscuglio bizzarro della sua natura aristocratica con lo spirito ribelle, avventuroso e le idee democratiche. Aveva i capelli castani, e li portava lunghi e sciolti alla repubblicana: una bella figura non troppo alta, fine e gagliarda.

Quando egli ebbe vuotata la sua chicchera, donna Anna Maria gli chiese subito quali notizie politiche egli avesse ricevuto da Venezia e specialmente dalle provincie di terraferma... da Verona.

— Teme che suo figlio sia a Verona?

— Non so dove sia, e temo il peggio. Mia cognata ha sentito che Buonaparte vuol dar fuoco alla città....