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versamente più uomini: ed anzi, dato il mutamento che avviene di continuo nell’individuo umano, può affettare lo stesso uomo diversamente in tempi diversi. Il che è naturale, poichè la passione non è che la volontà di essere dell’individuo favorita o impedita da altre volontà di essere: il che può aver luogo in condizioni estremamente diverse (prop. 51, 57).

Prop. 57. Ogni passione di ciascun individuo differisce tanto dalla passione d’un altro quanto l’essenza dell’uno differisce dall’essenza dell’altro.

Scolio. Di qui segue che le passioni degli animali irrazionali (che essi sentano non possiamo dubitare, dato il nostro concetto della coscienza) tanto differiscono dalle passioni degli uomini, quanto la loro natura differisce dall’umana. E l’uomo e il cavallo son mossi dalla libidine di procreare: ma questo da libidine equina, quello da umana. E così le libidini e gli impulsi degli insetti, dei pesci e degli uccelli debbono essere diversi gli uni dagli altri. Sebbene perciò ogni individuo viva contento della natura che lo costituisce e ne goda, quella vita tuttavia, di cui ciascuno è contento, e quel godimento altro non sono che l’idea o l’anima dello stesso individuo e così la natura dell’un godimento è tanto diversa da quella dell’altro, quanto l’essenza dell’un individuo è diversa da quella dell’altro. E ancora ne segue che vi è una grande differenza tra il godimento che attira l’ubbriaco e quello cui mira il filosofo: ciò che ho voluto qui notare di passaggio.

Spessissimo avviene che, mentre godiamo della cosa desiderata, il corpo acquisti da quel godimento una nuova costituzione da cui è determinato altrimenti ed altre immagini delle cose sono destate in lui, onde la mente comincia nello stesso tempo a rappresentarsi e desiderare altre cose. Così, per es., quando ci rappresentiamo qualche cosa che ci piace, desideriamo goderne, cioè mangiarlo. Ma mentre così ne godiamo, lo stomaco si riempie e il corpo diventa altro. Se pertanto, col corpo già così diversamente disposto, sorga in noi la immagine dello stesso cibo, perchè l’abbiamo dinanzi, e quindi anche li desiderio di mangiarne; a questo desiderio ripugnerà quella