Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/156

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ni con il termine anche à quella di Meli due fui pana prxclufi, e polcia nel termine d’un Mefe fi doveranno affiimere gl’Atti, e Scritture cum iu/lif catione formajium, e dal mentovato Noftro Reggimento, darli l’informatione, e parere della fumma da dimandarli per il Depofito, quale almeno doverà effer la Decima parte, e falva la noltra gratiofilfima moderatione, mà in tanto non doverà fermarli l’efecutione, falvo fe da noi non venilfe fatta fpetiale inhibitione.

Sopra quelle cofe dunque deliberaremo intorno la revifione, e comandaremo gratiofiflimamente, che in termine di due-.

Meli fenza attendere alcuna nuova prodotta in folio fia fatta la Sentenza revifionale; Dovendo però, doppò che la revifione farà fiata concetta, il Supplicante, ò Impetrante ifteflò, ò un’Avvocato giurato, quale habbia letti tutti gl’Atti, in prefenza della parte contraria, ò Suo Procuratore, giurare effettivamente de calumnìa, fi come fubito, & unitamente far il Depolito, che gli farà intimato ( falvo fe la parte per povertà non potette ciò adempire con Danaro, ò Cautione, il che doverà confermare con Giuramento ) è tale Depofito fe l’Impetrante, che Più fatto, foccombeffe nella-, caufa,■ s’intendi decaduto al Fifco, ecoatto li Poveri fia proceduto con gattigo.

1 44 Et vogliamo, che quella noftra Ordinatone ( quale ci «(ferviamo di amminuir&-, accrel’cere, mutare, ò del tutto levare) fia intimata alla Superiorità, eMagiftrati per effère publicata atti Sudditi per loro inftruttione, e governo, &acciònoicon innopportune Suppliche non fiamo moleftata. Quello è il Noftro gratiofilfimo fentimento, e volere.

Dat. Infpruch li io. Giugno 1641.

Noi Claudia &c.

Guglielmo Bicuner.

Ad Mandatum Sereniflìmx Domins Arciduchifl» propri um Giovanni Theodorico Marel.